Conrad Marca-Relli | Il Maestro Irascibile

Roma

9 ottobre – 4 dicembre 2021

 

Conrad Marca-Relli – Il Maestro Irascibile è una mostra interamente dedicata all’artista italoamericano, figura cardine dell’Espressionismo astratto. Dopo la storica esposizione della Galleria La Tartaruga del 1957, quella organizzata dalla Galleria Mattia De Luca, in collaborazione con l’Archivio Marca-Relli, è la prima retrospettiva romana.
Conrad Marca-Relli, al secolo Corrado Marcarelli, nasce a Boston il 5 giugno 1913 da genitori italiani. Spirito indomito e instancabile viaggiatore, Marca-Relli cresce in un continuum di viaggi in Italia che lo renderà perfettamente bilingue, letteralmente e artisticamente parlando. Amante della monumentalità di Roma, dove lavorerà per diversi anni, e della grande pittura rinascimentale italiana, l’italoamericano è la vera anima classicista della Scuola di New York. Al suo temperamento fervente è da ricondurre la nascita dell’Eighth Street Club e l’organizzazione della celebre mostra Ninth Street Show del 1951.
L’artista, intriso di cultura classica ma anche di un certo pragmatismo di matrice americana, è stato, nel corso degli anni Cinquanta, interprete di un fortunato percorso di ricerca sulla tecnica a collage, di cui porterà all’estreme conseguenze gli esiti compositivi fino al punto di parlare, per la sua arte, di “pittura-collage”. Questo modus operandi si configura come un bilanciato mix fra l’armonia compositiva tipica della tradizione europea e l’irruenza del gesto, figlia dell’arena rosenberghiana e dell’action painting.
Dagli asciutti Cityscape dal sapore metafisico dei primi anni Cinquanta, alle enigmatiche figure sedute degli esordi a collage, per arrivare fino all’omaggio dedicato al suo amico e vicino di casa Jackson Pollock, la mostra ripercorre il forte impatto della figura e dell’opera di Marca-Relli sulla scena americana e internazionale. La mostra si compone di opere come: Cityscape (1953), un olio su tela ispirato ai soggiorni messicani dell’artista e punto di svolta per l’approdo alla tecnica del collage; le Seated Figure (1955 ca.), di forte reminiscenza cubista; The Strategist, The Struggle e Death of Jackson Pollock (1955), quest’ultima testimonianza di quella che più che un’amicizia tra due artisti era stata una reciproca influenza, ricca di scontri, di dialoghi, di incontri e rispetto reciproco. Il viaggio nella produzione del maestro italoamericano prosegue con l’armonico subbuglio di forme di M-11-56, opera che aprirà la strada ai capolavori newyorkesi The Battle e The Warrior, rispettivamente parte delle collezioni permanenti del MET e del Guggenheim Museum di New York.
Logico proseguimento del percorso artistico di Marca-Relli, saranno esposte le tele di fine anni Cinquanta e dei primi anni Sessanta, nelle quali svanisce ogni riferimento antropomorfo per fare spazio a composizioni architettoniche di sapore classico, come in The Wall No. 2. Non mancano i media alternativi con i quali l’artista si cimenta lungo l’intero arco della sua vita, come nel caso di Cunard L-8-62, opere che mostrano la grande capacità di Marca-Relli di assorbire gli stimoli derivanti dalle esperienze del Minimal e dell’Arte Povera, attraverso composizioni che, pur non perdendo mai di vista l’armonia delle forme, si aprono ai concetti di ritmo e di materia tipici dei lavori di Donald Judd e di quelli dei grandi poveristi.
Marca-Relli, espressionista astratto dall’impostazione europea, è non solo un “ponte” fra Roma e New York, ma soprattutto un maestro a cavallo di due mondi. 

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