Le Ferite di Roma, un progetto a cura di Spazio Taverna, ha l’obiettino di affrontare dieci episodi drammatici della storia della città, in un arco temporale che va dall’assassinio di Giulio Cesare – avvenuto alle Idi di marzo del 44 a.C. nel portico del Teatro di Pompeo – al ritrovamento del corpo di Aldo Moro, il 9 maggio 1978 in via Caetani.
I due curatori del progetto, Ludovico Pratesi e Marco Bassan, hanno scelto di ricordare queste dieci ferite, affidando ciascuna di esse alla libera interpretazione di un artista. Tutti i protagonisti di questa narrazione sono figure ben note nell’immaginario collettivo: si pensi a Giordano Bruno, la cui imponente statua fu collocata a Campo de’Fiori nel 1889, lì dove il filosofo era stato arso vivo nel febbraio del 1600; oppure a Cola di Rienzo, Tribuno del Popolo Romano morto nel 1354 e ricordato dal 1887 con un monumento alle pendici del Campidoglio; e ancora Beatrice Cenci, Giacomo Matteotti e Pier Paolo Pasolini.
Gli artisti che hanno lavorato per curare queste dieci ferite con un’immagine simbolica, secondo un linguaggio espressivo adatto alla pratica del disegno su carta, sono stati: Elisabetta Benassi, Marco Tirelli, Gabriele Silli, Silvia Giambrone, Enzo Cucchi, Luigi Ontani, Pietro Ruffo, Giulio Bensasson, Lulù Nuti e Rä Di Martino.