Domenico Gnoli

Domenico Gnoli nasce a Roma nel 1933: il padre, Umberto Gnoli, era storico dell’arte e Soprintendente alle Belle Arti a Perugia, la madre, Annie de Garrou, pittrice e ceramista. Introdotto fin dall’infanzia all’ambiente artistico e culturale, frequentò insieme alla madre le lezioni di disegno e incisione di Carlo Alberto Petrucci, direttore della Calcografia Nazionale e poi presidente dell’Accademia di San Luca. Nel 1950, appena diciassettenne, espone la serie di disegni Mes Chevaliers alla Galleria La Cassapanca di Roma. L’anno seguente è a Bruxelles per una collettiva sulla grafica italiana organizzata da Petrucci.
Nel corso degli anni Cinquanta Gnoli viene affascinato dalla finzione teatrale e cinematografica, realizzando scenografie, bozzetti e costumi, e cimentandosi anche nella recitazione. Presto il successo investe il giovane Gnoli, acclamato in tutta Europa per le sue scenografie. Nel 1954, nel frattempo, espone alla collettiva Contemporary Italian Prints a Philadelphia. Dopo soli due anni abbandonò la carriera di scenografo e le possibilità offerte dal mondo del teatro, per dedicarsi alla pittura, a ciò che era “essenziale”: vivendo tra Londra, New York, Parigi e Roma, egli sperimenta da autodidatta, disinteressandosi delle esperienze informali della pittura americana e guardando piuttosto ad i maestri italiani della Metafisica, fra tutti Giorgio Morandi e Carlo Carrà. Nel 1956 si tiene la prima personale americana alla Sagittarius Gallery di New York, poi seguita dalla partecipazione a mostre collettive a New York, Newark e San Francisco.
Parallelamente, si dedica alla stesura di brevi racconti, spesso accompagnati da illustrazioni, e collabora come illustratore con diverse riviste e testate giornalistiche. Nel 1963 soggiorna per un lungo periodo a Maiorca, dove avviene una sorta di rivelazione: Gnoli riflette sull’immobilità del punto di vista con cui la tradizione artistica occidentale ha guardato ai paesaggi, alle nature morte, ai ritratti, interrogandosi sulla possibilità di avvicinarsi agli oggetti per poterli guardare con rinnovato interesse e da una nuova prospettiva. Nel mese di settembre esegue il dipinto Dame de dos, o Buste robe grise, che segna un passaggio significativo: affascinato da una stoffa usata dalle donne di Maiorca, piuttosto che incollarla sul supporto della tela, ne riproduce con limpidezza la trama, il decoro, la consistenza. Nascono così i grandi dipinti che costituiscono la cifra identificativa dello stile di Gnoli, minuziosi ingrandimenti di dettagli di oggetti comuni, dall’abbigliamento agli arredi delle case borghesi, che l’artista espone per la prima volta nel 1964, in una personale tenutasi alla Gallerie André Schoeller di Parigi. L’anno seguente prende parte alla collettiva De Metaphisica organizzata dalla Galerie Jan Krugier di Ginevra, insieme a opere di De Chirico, De Pisis, Morandi e Carrà. Dal 1965 torna stabilmente a Roma, dove frequenta, tra gli altri, Giosetta Fioroni, Mario Schifano, Fabrizio Clerici, Balthus, Alberto Moravia e Dacia Maraini. Nel 1968, dopo aver esposto al salone Grands et Jeunes d’Aujourd’hui di Parigi, parte per un viaggio nei paesi dell’Europa orientale. Alla fine del 1969 inaugura a New York una vasta personale alla Sidney Janis Gallery, con quaranta opere e cinque sculture in bronzo, seguita poco dopo dall’esposizione alla Schmela Galerie di Düsseldorf. Muore nell’aprile 1970 a soli trentasei anni.

Bibliografia scelta

  • Celant G. (a cura di), Domenico Gnoli. Milano: Fondazione Prada, 2021.
  • Quesada M., (a cura di), Gnoli, Padiglione d’arte contemporanea, Milano 19 settembre-11 novembre 1985. Milano: Electa, 1985.
  • Carluccio L., Domenico Gnoli. New York: Overlook Press, 1975.
  • Gnoli D., Orestes Or The Art Of Smiling, Testo e illustrazioni di Domenico Gnoli. New York: Simon & Schuster, 1961.

Bibliografia scelta

  • Celant G. (a cura di), Domenico Gnoli. Milano: Fondazione Prada, 2021.
  • Quesada M., (a cura di), Gnoli, Padiglione d’arte contemporanea, Milano 19 settembre-11 novembre 1985. Milano: Electa, 1985.
  • Carluccio L., Domenico Gnoli. New York: Overlook Press, 1975.
  • Gnoli D., Orestes Or The Art Of Smiling, Testo e illustrazioni di Domenico Gnoli. New York: Simon & Schuster, 1961.